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In piena emergenza Covid-19 Kasco lancia il nuovo cappuccio ventilato per il settore healthcare

Nata in Italia nel 1977, l’azienda Kasco si occupa da più di 40 anni di protezione respiratoria. Tra i vari business realizza principalmente sistemi a ventilazione assistita con maschera, cappuccio o casco integrale, maschere pieno facciali, filtri antipolvere e antigas.

L’azienda ha da sempre rivestito un ruolo di “nicchia” sul mercato servendo specifici settori industriali e non, ambienti ad alto rischio e dannosi per la salute dell’uomo.
La pandemia da Coronavirus e l’emergenza sanitaria ha richiamato l’attenzione al tema del rischio biologico e delle misure di prevenzione per gli operatori sanitari: figure a rischio contagio più esposte di altre.
A causa della situazione critica di scarsità di DPI sul mercato da un lato e il crescente fabbisogno interno proveniente da ospedali, istituti e ASL di tutta Italia dall’altro, a Giugno del 2020 l’azienda Kasco ha lanciato e certificato CE un nuovo cappuccio ventilato.
Il PAPR – acronimo di Powered Air Puryfing Respirator ovvero tradotto in italiano Respiratore elettroventilato con purificatore dell’aria – è nato dall’idea di offrire al mercato un dispositivo integrale con protezione contro particolato solido e liquido certificato UNI EN 12941:2009.
Con autonomia di oltre 2 turni di lavoro (circa 15 ore effettive), la centralina dotata di coppia filtri P3 filtra l’aria nell’ambiente al 99.95%, la quale viene veicolata attraverso il tubo di connessione al copricapo. La pressione positiva evita sforzi respiratori e appannamento del visore garantendo all’operatore per tutto il ciclo lavorativo un flusso maggiore di 160 l/min, aspetto non banale durante periodi caldi e di stress lavorativo.
L’allarme acustico integrato nel motore avvisa prontamente l’operatore in caso di malfunzionamenti, batteria terminata o perdite di portata d’aria.
Il visore EN 166:2001 in classe ottica 1 favorisce la visibilità del portatore evitando distorsioni o deformazioni ottiche.
Tale soluzione inoltre è riutilizzabile abbattendo quindi l’utilizzo di monouso con notevoli impatti positivi sull’ambiente e versatile in quanto facile e comodo da indossare per qualsiasi operatore.

Ultimo aspetto ma non meno importante per evitare la contaminazione incrociata è la facilità di sanificazione. Il cappuccio realizzato in materiale sintetico può essere facilmente sanificato mentre il gruppo motore-batteria certificato IP65 permette la massima disinfezione del dispositivo senza danni. Durante la pandemia i modello K20 T8X ha rappresentato una soluzione ideale per reparti di terapia intensiva, centri Covid, specifiche aree di rianimazione, situazioni ad elevata esposizione dove le manovre sul paziente generano aerosol nell’ambiente.
Questo lancio ha permesso l’ingresso dell’azienda in un nuovo settore, quello appunto medicale ed ospedaliero.

Laboratorio presso la sede Kasco

L’Azienda

L’azienda con sede Reggio Emilia specializzata nella protezione respiratoria professionale e di qualità ha affrontato l’emergenza Covid-19 con buoni risultati e un tasso di crescita del fatturato +60% nel 2020 rispetto l’anno precedente.

Magazzino con sede a Reggio Emilia